Centro Servizi Ostia Antica

CAF PATRONATO

MATERNITÀ

Quanti tipi di Maternità esistono?

La madre ha diritto all’astensione obbligatoria dal lavoro negli ultimi mesi della gravidanza e nei primi mesi successivi al parto, per un totale di 5 mesi.

La legislazione attuale distingue tra maternità anticipata, obbligatoria, prorogata e facoltativa. Ecco le principali differenze:

a) Maternità anticipata

Si può richiedere nei primi mesi di gravidanza se questa è considerata a rischio o se le condizioni lavorative sono potenzialmente pericolose per la salute della donna.

b) Maternità obbligatoria e flessibilità

La maternità obbligatoria è il periodo di astensione riconosciuto alla lavoratrice durante gravidanza e parto. Ha una durata di 5 mesi e può essere suddivisa in:

c) Maternità prorogata

In caso di lavori pericolosi, insalubri o particolarmente faticosi, la maternità obbligatoria può essere prorogata fino a 7 mesi dopo il parto, se la lavoratrice non può essere adibita ad altre mansioni.

d) Maternità facoltativa / Congedo parentale

Fino ai primi 12 anni di vita del bambino, la madre ha diritto a un congedo parentale di 6 mesi, ripartiti così:

In totale, i genitori possono ottenere fino a 7 mesi di congedo. Se il genitore è single, il periodo aumenta a 10 mesi.

e) Maternità per lavoratrici iscritte alla Gestione Separata

Le lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS (libere professioniste, parasubordinate) hanno diritto al congedo di maternità se:

La domanda va inviata dopo il parto.

f) Bonus mamme disoccupate

Le donne in gravidanza senza contratto di lavoro o senza NASPI possono richiedere il bonus mamme disoccupate, se l’ISEE è inferiore a 19.185,13 €.

Quando fare domanda di maternità obbligatoria INPS?

La domanda va presentata prima dell’ottavo mese di gravidanza (ovvero 2 mesi prima dalla data presunta del parto).

Chi deve inviare il certificato di gravidanza all’INPS?

Il certificato di gravidanza deve essere telematico e compilato dal medico certificatore tramite il sito INPS. Le versioni cartacee non sono più accettate.

Se il ginecologo è privato e non ha accesso alla piattaforma telematica, il medico curante dovrà caricare il certificato online. Il documento va emesso entro il 7° mese di gravidanza.

A chi richiedere il certificato per gravidanza a rischio?

Per l’astensione anticipata, la lavoratrice deve presentare domanda agli uffici ASST o all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con un certificato che attesti la gravidanza a rischio o condizioni di lavoro inadeguate.

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